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L’ingrediente mancante

C’è stato un ingrediente mancante nello studio e nell’applicazione delle relazioni pubbliche, fin dall’inizio della loro storia. Questa omissione è stata uno dei motivi principali che hanno reso le relazioni pubbliche incomplete come soggetto e, di conseguenza, qualcosa che potrebbe diventare un problema per chiunque le usi.

Qual è dunque l’ingrediente mancante? È la realtà.

Realtà significa le cose che percepiamo (notiamo o di cui diventiamo consapevoli) con i sensi, come ad esempio vedere, udire, odorare e toccare. Queste sono cose reali. La realtà è essenzialmente accordo sulle percezioni e sui dati dell’universo fisico. È il grado di accordo raggiunto fra le persone. O siete d’accordo con le persone intorno a voi nella vostra area o siete in disaccordo con loro, e con l’accordo o il disaccordo, date luogo alla vostra realtà.

Per esempio, se voi e un’altra persona foste sulla spiaggia e entrambi amaste l’odore di fresco e il cielo luminoso e concordaste che è bello essere lì, condividereste una realtà.

Le cose con cui voi e i vostri simili concordate sono reali. Le cose su cui siete in disaccordo non sono reali.

Per esempio, se aveste lo scopo di fare il ballerino ma i vostri genitori volessero che faceste il medico e fossero disposti a sostenere solo quello, probabilmente nascerebbe un notevole turbamento. Il vostro scopo non sarebbe reale per loro e quindi potrebbero ignorarlo, fingere che non esista e non sostenervi nel conseguimento di tale meta. In quella misura, non sareste reali per loro. E i vostri genitori potrebbero smettere di essere reali a voi.

In Scientology si è scoperto che la realtà è interconnessa (in relazione o unita) con altre due componenti (parti che costituiscono un tutto). Questi altri due ingredienti sono affinità e comunicazione.

Per affinità intendiamo “risposta emotiva”. Intendiamo “la sensazione di affetto o la sua mancanza, l’emozione o l’emozione spiacevole associate alla vita”.

L’affinità è relativa soprattutto allo spazio. In effetti, potrebbe essere definita come “considerazione della distanza”, dato che persone molto lontane tra loro esprimono affinità una per l’altra in modo diverso da quello di persone vicine tra loro. Pensate a qualcuno che gradite che sia nello stesso spazio in cui siete voi, paragonato a qualcuno che non volete che sia nelle vostre vicinanze o che addirittura cercate di evitare. Questo ha a che fare con la vostra affinità per tali persone.

Per esempio, se andaste a prendere all’aeroporto un amico che non vedete da molto, probabilmente lo accogliereste con entusiasmo, abbracciandolo calorosamente. Questa è affinità molto alta. Come esempio opposto, se a scuola foste chiamati nell’ufficio del preside, notoriamente piuttosto severo e ostile, probabilmente sareste intimiditi e trovereste difficile essere nella stessa stanza. Questa è affinità molto bassa.

La comunicazione è lo scambio (l’azione reciproca tra persone di dare e ricevere) di idee attraverso lo spazio.

Queste tre componenti – affinità, realtà e comunicazione – formano il triangolo di ARC (si pronuncia a–erre–ci) di Scientology, e insieme costituiscono le componenti della comprensione.

Se un angolo (diciamo A) di questo triangolo aumenta, aumentano anche gli altri due. Se un angolo diminuisce, diminuiscono anche gli altri due.

Quindi, con un’alta affinità si hanno anche un’alta realtà e un’alta comunicazione. Con una bassa affinità si hanno anche una bassa realtà e una bassa comunicazione.

Con una R alta o bassa, si hanno una A e una C corrispondentemente alte o basse.

Prendiamo, per esempio, quando dovete andare nell’ufficio del preside. Anche se magari gira voce che è severo e ostile, potreste usare il Triangolo di A-R-C. Se vi guardaste attorno nell’ufficio del preside, potreste notare qualcosa che offre un’opportunità di creare realtà. Diciamo che vediate alcuni trofei sul suo scaffale e notiate che sono per azioni di volontariato nella lotta antincendio e per eccezionale servizio nella comunità. Semplicemente esprimendo interesse e facendogli domande su questi premi, aumentereste la comunicazione. Il preside magari si metterebbe a parlare delle circostanze e voi potreste scoprire un interesse comune nel preservare le foreste nella comunità circostante. L’affinità tra voi aumenterebbe con la comunicazione ed entrambi avreste un accordo (realtà) su un soggetto, così aumentando l’A-R-C, si raggiungerebbe una migliore comprensione.

È così che funziona con il Triangolo di ARC. Si innalza o si abbassa come un tutt’uno. Non è possibile avere una bassa R e una A e una C alte.

Le relazioni pubbliche dovrebbero essere un modo di far arrivare la vostra comunicazione agli altri. Le PR comunicano idee. Supponiamo che stiate cercando di comunicare una realtà (R) che è stata in qualche modo alterata, ossia non sincera. In un caso del genere, la comunicazione potrebbe anche, in un primo momento, arrivare al destinatario, ma poi si ritorcerebbe contro di voi a causa della realtà alterata.

Per esempio, uno spacciatore di droga che promuove le “emozioni psichedeliche” di una nuova droga agli studenti di una scuola può all’inizio essere ascoltato da alcuni studenti. Tuttavia, presto o tardi lo spacciatore di droga sarà denunciato alla polizia che lo arresterà.

Nella vita avete probabilmente osservato molti esempi di istituzioni, imprese e professionisti disonesti che promuovevano i propri prodotti con promesse che non intendevano mantenere. I loro messaggi possono magari colpire all’inizio ma, a causa del danno che provocano, si cacciano in grossi guai: cause legali, arresto e altro. Le bugie finiranno sempre per creare difficoltà a chi non è onesto.

Tutta la relazione tra affinità, realtà e comunicazione e come ciascuna di esse dipende o viene influenzata dalle altre è, naturalmente, un progresso fatto in Scientology. Non era disponibile alle persone che si sono occupate del soggetto delle relazioni pubbliche al loro esordio. Perciò raccontavano, e tuttora raccontano, soprattutto bugie.

I professionisti delle PR di una volta trovavano più facile dire bugie. Dicevano che qualcosa era migliore o più grande di quanto fosse in realtà, come la promozione di un circo. Oppure diffondevano segretamente bugie o attaccavano qualcuno con bugie per distruggerne la reputazione. I professionisti delle PR di una volta provavano di tutto per sorprendere o far interessare la gente a quello che dicevano. E il modo più facile di farlo era alterare i fatti così che qualcosa sembrasse più grande e migliore, oppure farlo sembrare ben peggiore di quanto non fosse in realtà.

Per esempio, gli addetti alle relazioni pubbliche della “salute mentale” inventavano di sana pianta “statistiche” di malati di mente, senza alcuna connessione a ciò che esisteva o era effettivamente successo. L’affermazione delle PR “Nove inglesi su quindici diventeranno pazzi in qualche momento della loro vita” è una menzogna bella e buona. Queste statistiche false delle PR vengono usate per influenzare gli enti legislativi dei governi in modo da far soldi velocemente per i programmi di “salute mentale”.

I modi in cui il denaro e le persone vengono usati dagli addetti alle relazioni pubbliche – che siano assunti da un dittatore, un re, un presidente o una ditta – mostrano che sono stati usati per diffondere bugie dannose e malvagie.

Per esempio, una volta un presidente degli Stati Uniti ha fornito due cifre diverse dell’aumento del costo annuale del governo… il tutto nel giro di soli due mesi. Ovviamente, il suo addetto alle relazioni pubbliche stava cercando di influenzare il Congresso.

Le PR che promuovono l’auto più recente come “auto del secolo” o un promotore di paracadutismo che promuove un “paracadute che non manca mai di aprirsi” e molti altri tipi di manifestazioni sono tutte azioni di relazioni pubbliche e molte sono probabilmente farcite di bugie.

Se si prende un giornale o si ascolta quel che si dice in giro, si vedono PR, PR, PR… tutte bugie.

L’enorme potere di giornali, riviste, radio, TV e degli attuali “mass media” è controllato dagli addetti alle relazioni pubbliche di gruppi che vogliono grandi benefici e trattamento speciale, anche se ciò potrebbe danneggiare molte altre persone. E per far sì che questo accada gli addetti alle PR controllano i media con le bugie.

E così, le relazioni pubbliche sono state trasformate nel “miglior modo di mentire”: un modo di convincere o far credere alla gente qualsiasi cosa l’addetto alle PR dica.

Creano un mondo in cui la fiducia nell’onestà e nella bontà diminuisce notevolmente. Hanno fatto diminuire la speranza di raggiungere mete più alte, indebolito la lealtà della popolazione nei confronti del proprio paese e reso più difficile distinguere il giusto dallo sbagliato.

Perché?

Quando qualcuno usa la comunicazione per dire solo bugie, allora l’affinità crolla e nasce l’odio. Ciò avviene perché la R (realtà) è stata distrutta. Per esempio, se un paese usasse la forza fisica per far eseguire gli ordini alla popolazione che non li vuole eseguire o li ritiene sbagliati, la gente sarebbe molto turbata e comincerebbe a provare odio. Col tempo, l’odio potrebbe trasformarsi in tumulti e guerra.

Le relazioni pubbliche che promuovono solo una falsa realtà fatta di bugie, portano a bassa A, bassa C e si ritorcono contro chiunque le usi in modo molto sgradevole.

Così, la prima lezione che potete imparare e vi consente di usare con sicurezza le relazioni pubbliche è: MANTENERE UN’ELEVATA REALTÀ.

Più bugie si usano nelle relazioni pubbliche, più è probabile che esse abbiano un effetto negativo non solo sugli altri, ma anche su di voi.

Da cui la legge:

NON USATE MAI BUGIE NELLE PR.

Il guaio delle relazioni pubbliche, quindi, era la loro mancanza di realtà. Una menzogna, naturalmente, è una falsa realtà.

Il guaio delle PR era la REALTÀ!

Se emettete un comunicato stampa su un nuovo apriscatole facile da usare e volete dire che “potrebbe usarlo anche un bambino”, scoprite se è vero. Datene uno a un bambino e fategli aprire una scatoletta. Se scoprite che lo sa fare, è vero. Ora potete promuovere che “potrebbe usarlo anche un bambino”. Ma non fatene più di quello che è realmente chiamandolo “l’apriscatole del secolo”. Non comunicherà.

Il fatto che radio, TV e stampa emettano senza sosta fiumi di messaggi, non significa che comunichino. Vera comunicazione significa che il messaggio viene effettivamente ricevuto.

Qualsiasi bugia o riduce la C (comunicazione) o, prima o poi, pone del tutto fine alla C, perché non c’è più fiducia né affinità.

Quindi esiste un modo di conoscere e usare le relazioni pubbliche. Ma se una persona usa le PR servendosi solo di bugie, causerà molti problemi e personalmente perderà qualsiasi importanza o valore.

Ma se vi attenete alla verità e usate un alto livello di affinità, sarete in grado di comunicare e far arrivare il messaggio.

Sapendo questo, le relazioni pubbliche diventano un soggetto molto più utile.

La prossima cosa da sapere è: con “chi” o con che tipo di “pubblico” si cerca di comunicare? E conoscendo questi dati potete eseguire con successo i vostri progetti.

NOTA BENE: al fine di continuare, devi completare tutti i passi precedenti di questo corso. Il tuo ultimo passo incompleto è
NOTA BENE: Diverse risposte non erano corrette. Per continuare, dovresti rileggere l’articolo e poi mettere di nuovo alla prova la tua comprensione.